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Ingresso fish & chips Castelvecchi

Famiglia Castelvecchi

Il chip shop Castelvecchi ha una storia che si snoda lungo l’arco di quattro generazioni: un racconto tra Italia e Inghilterra che affonda le sue radici nel più iconico piatto inglese, il fish and chips. 

Forse non tutti sanno che il fish and chips ha origini italiane: fu inventato da Giuseppe Cervi, un migrante italiano sbarcato “per sbaglio” a Dublino nel 1880 che intuì il potenziale di successo di una pietanza così semplice eppure così amata dalla classe operaia. Con il passare del tempo, il pesce fritto ha perso un po’ il suo fascino ma qualcosa è ancora rimasto: basta mettersi al centro della Glasgow Cross, uno dei più antichi incroci della città. A fianco della ricca ed elegante strada dello shopping si trova infatti quello che era Merchant City, l’antico quartiere della comunità italiana: qui potete trovare alcuni chip shops tradizionali, gestiti dagli italiani di Scozia.

Il Castelvecchi non c’entra molto con gli altri chip shops: vecchi mobili di formica, odore di fritto, caffè, qualche tricolore in giro. Un posto che sa di casa, e dove sentirsi a casa.

Nel 1914 Alfredo Castelvecchi arriva a Paisley e qui apre il suo shop. Nella gestione lo aiuta una ragazza italiana che diventerà presto sua moglie. È italiano, e allo scoppio della seconda guerra mondiale viene subito bollato come “enemy alien”: per questo è internato sull’Isola di Man.

A Barrhead, non lontano da Paisley, anche Giovanni Nutini lavora nel chip shop del padre Elia, ha la cittadinanza inglese, ma è vittima delle ostilità anti-italiane che si diffondono allo scoppio della guerra. Per questo, Elia manda il figlio Giovanni ad aiutare la figlia di Alfredo al Castelvecchi. I due si innamorano. 

La storia della famiglia Nutini continua con Alfredo che gestisce il negozio della madre e Giovanni che, avendo perso la moglie passa molto tempo con il nipote Paolo. Lo mette sin da piccolissimo di fianco a un pianoforte. Cantano insieme le canzonette italiane e il nonno, che vede un grande talento nel bimbo, gli insegna tutto quello che sa, anche a chiudere gli occhi mentre canta in concerto, eredità presa direttamente da lui. 

Il successo per Paolo Nutini arriva per caso, tanto che non riuscirà mai a farsi vedere sul palco dal nonno Giovanni. A sedici anni dà una mano nel chip shop di famiglia, mentre studia scrive musica e registra qualcosa. Un giorno esce dal Castelvecchi per andare a un evento per David Sneddon, il ragazzo è in ritardo e tocca a lui suonare. Improvvisa qualcosa, un brano di Elton John, e conquista la platea e un manager della Mercury Records.

 

Testimonianza raccolta in collaborazione con Lorenzo Colantoni, nell'ambito del progetto "Italiani d'Europa - Italians and the UK" realizzato con il supporto del Ministero degli Affari Esteri della Cooperazione Internazionale.

Linea del tempo

  1. 1880

    Giuseppe Cervi, migrante italiano, sbarca "per sbaglio" a Dublino e intuisce il potenziale di una pietanza semplice e così amata.

  2. 1914

    Alfredo Castelvecchi arriva a Paisley e qui apre il suo shop

  3. 2003

    Paolo Nutini, nipote di Giovanni Nutini, marito della figlia di Alfredo Castelvecchi, riesce a trasformare la passione per la musica in un lavoro esibendosi all'evento organizzato per David Sneddon.

Fish & chips Castelvecchi (Credits: Famiglia Castelvecchi)
Interno del locale fish&chips della famiglia Castelvecchi (Credits: Famiglia Castelvecchi)