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12 ottobre 2024 CONVEGNO DI STUDI Dinamiche onomastiche, storie di migrazioni e indici di appartenenze sociali ibride / Onymische Dynamik, Migrationsgeschichten und Indizes hybrider sozialer Zugehörigkeiten

Il Mei, nell’ambito di un accordo di collaborazione sottoscritto con l’Università degli studi di Genova ospita la seconda giornata del convegno “Dinamiche onomastiche. Storie di migrazioni e indici di appartenenze sociali ibride” organizzato dal DLCM Dipartimento di Lingue e culture moderne.

Nel contesto della ricerca sull'interazione tra lingua e identità, gli antroponimi sono considerati come “atti di identità” elaborati simbolicamente che servono sia all’auto- sia all’etero-identificazione (cfr. Tabouret-Keller 1998). Per conoscere i nomi delle persone coinvolte in un’interazione, è necessario da un lato stabilire una relazione personale ; dall'altro, i nomi sono indici, perché la loro forma linguistica può fornire informazioni sul background etnico e/o culturale della persona. In quanto marcatore di appartenenza o non appartenenza, il nome può quindi fungere da shibboleth come tale, è anche un elemento della costruzione discorsiva del sé, cioè del posizionamento di sé.

Già Goffman sottolinea la relazione tra cambiamento di nome e i mutamenti (o le rotture) identitari: ““[w]herever an occupation carries with it a change in name, recorded or not, one can be sure that an important breach is involved between the individual and his old world”. Tuttavia, non è raro che i vecchi nomi si mantengano in alcune situazioni (di solito specifiche di un gruppo.

Anche i toponimi possono avere una loro dinamica. In questo caso, i mutamenti corrispondono in genere a cambiamenti nelle costellazioni di potere, strutture di dominio e saperi , che spesso interessano aree di confine multiculturali. Queste costellazioni suggeriscono che i toponimi sono sia uno strumento sia un mezzo, non solo per trasmettere valori e Weltanschauungen nello spazio e nel tempo, ma anche per negoziare e consolidare le identità o per negarle o rifiutarle .

Negli ultimi decenni, gli approcci inter- e transdisciplinari basati sulla linguistica applicata, l’antropologia, la geografia umana, la sociologia, la storia e le scienze sociali hanno sollevato nuove domande di ricerca relative ai cambiamenti dei toponimi, che hanno quindi avuto ricadute negli studi che si occupano del contesto sociale e delle dimensioni ideologiche della denominazione e dei cambiamenti dei toponimi.

Nel quadro su delineato, i toponimi sono quindi ambiti privilegiati di negoziazione tra lingua, potere e ideologia. Come i cambiamenti di antroponimo, anche quelli di toponimo implicano azioni linguistiche, ad esempio testuali, che non sono solo strumentali ma anche costitutive di costruzioni discorsive multiple e interconnesse. Questo potenziale comunicativo pluridimensionale si riflette nella varietà di approcci che possono analizzare i cambiamenti di toponimi in relazione all’identità nazionale, locale, religiosa, razziale ed etnica nel contesto politico della memoria collettiva e della storia.

Il workshop intende discutere le seguenti domande di ricerca:

Come emergono i nomi propri quali indici di appartenenze sociali ibride?

Quali nomi propri sono stigmatizzati in quali situazioni?

Quali ideologie linguistiche giocano un ruolo nella stigmatizzazione dei nomi propri?

Quali fonti possono essere consultate per quanto riguarda i cambiamenti di toponimi o antroponimi?

Quali eventi sono associati a cambiamenti di toponimi o antroponimi?

In quali situazioni / in quali gruppi si mantengono i vecchi nomi?

Come si sviluppano i processi di cambiamento di nome nella narrazione?

Come vengono negoziati i processi di cambiamento di nome nell'interazione?

Le ideologie linguistiche giocano un ruolo nei cambiamenti di nome? Quali?

Quali strategie si possono individuare per i nuovi nomi?

Il programma completo è consultabile sul sito https://lingue.unige.it/

Per informazioni e richieste di partecipazione scrivere a simona.leonardi@unige.it